Scopri la storia in Double, consigli per giovani consulenti e l'evoluzione aziendale in un'intervista unica
Cosa ti ha spinto a scegliere uno stage in consulenza?
M: " Avendo io un background accademico di tipo ingegneristico gestionale ho intuito potesse essere l’azienda adatta a me; mi sto specializzato sulla parte di business intelligence analytics, interesse che mi piacerebbe anche portare in Double durante il mio percorso formativo.
Dal primo momento mi è sembrato di essermi ritrovato nel giusto contesto, quello che mi avrebbe permesso di mettere in pratica tanto di quanto ho appreso anche durante il percorso universitario.
Mi è piaciuta anche l’idea di avere la possibilità di interfacciarmi con più ambiti rispetto ad altre tipologie di aziende, garantendo Double diverse opportunità progettuali."
Quali competenze pensi di aver sviluppato maggiormente durante questa esperienza?
M: "Durante questa esperienza sto sviluppando sia competenze tecniche che soft skills. Dal lato delle competenze tecniche, ho approfondito l'uso di Excel e del linguaggio di programmazione SAS, fondamentali per l'analisi dei dati. Sul fronte delle soft skills, mi sto concentrando principalmente sul lavoro di gruppo e sull'interazione con professionisti esperti nel settore bancario. Questi rapporti mi stanno permettendo di conoscere aspetti sempre nuovi rispetto alla gestione di un progetto.
Inoltre, sto acquisendo competenze rilevanti nel project management. In particolare, ho avuto l'opportunità di seguire un processo end-to-end, arrivando a conoscere l'intero ciclo di vita del progetto senza focalizzarmi solo su singoli elementi ma riuscendo a visualizzare i processi nell’insieme. Questo mi ha permesso di vedere come vengono condotti gli studi di fattibilità, le analisi funzionali, i collaudi e come si redige la documentazione per la chiusura del progetto.
Infine, fin da subito ho sentito il mio lavoro veramente valorizzato e importante per il progresso del progetto, cosa che mi ha stimolato, mi permette di imparare molto e di vedere in un contesto professionale i concetti appresi all'università ridefinendoli e adattandoli alle esigenze reali sul lavoro.
Anche l’introduzione al progetto è stata organizzata in modo da favorire una sinergia fra la mia crescita e la sua comprensione. Ad esempio, fin da subito ho partecipato alla gestione dei SAL (Stati Avanzamento Lavori), il che è stato utile per poter seguire correttamente il tutto."
Come descriveresti l’ambiente di lavoro e la cultura aziendale?
M: "Userei il termine “collaborativo”; il clima è risultato disteso e non pensante dal primo giorno di lavoro e tale condizione mi sta permettendo anche di formalizzare e concludere il mio percorso accademico magistrale.
Ad oggi so che posso sempre contare su qualcuno del mio team e chiedere supporto anche per eventuali necessità personali. Sto avendo la possibilità di incontrare professionisti competenti, relazionarmi in modo sano e trovarmi a stretto contatto quotidianamente con colleghi disponibili ed aperti ad all’ascolto di nuove idee."
C’è un consiglio che daresti a chi sta pensando di fare uno stage in consulenza?
M: "Consiglierei di informarsi accuratamente sull'ambiente di lavoro e di verificare che le proprie priorità formative siano in linea con un contesto sfidante come quello della consulenza. È fondamentale avere una chiara idea dell'ambiente in cui si andrà a lavorare.
Fare domande in merito alle progettualità e alle attività che si andranno a svolgere soprattutto nella fase dell’iter di selezione potrebbe essere un buon suggerimento."
In che modo pensi che questo stage influenzerà il tuo futuro professionale?
M: “Questo percorso formativo avrà un impatto significativo sul mio futuro professionale, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze, inclusa la gestione di progetti complessi. L’esperienza in Double, infatti, sta risultando piacevole e in linea con le mie aspettative. Come prima esperienza lavorativa, mi sta offrendo una solida base su cui costruire la mia carriera futura.”